giovedì 21 febbraio 2013

[Case History] Filtro da Penguin

Salve ragazzi, da qualche giorno noto una cosa abbastanza strana sul sito della web agency con la quale collaboro e del quale mi occupo personalmente.
Il sito in questione è http://www.dgprintonline.com ! Il sito era ben posizionato per molte key riguardanti la realizzazione dei siti come: realizzazione siti web,realizzazione siti, realizzazione siti internet.
Ora purtroppo le posizioni continuano a peggiorare e la cosa devo dire mi ha preoccupato e anche abbastanza.
Nonostante tutto proveremo ad analizzare assieme quello che sta succedendo al sito e cercheremo di trarre il massimo da questa esperienza, sperando che riesca a recuperare posizioni!
Come saprete per far salire molto un sito in SERP ad alta competitività è necessario giocare molto sulle anchor text.
Dopo l'avvento di Penguin, Google è molto più bravo a scovare queste tecniche e di conseguenza  noi SEO abbiamo la vita un pò più dura. Infatti è molto consigliato linkare le nostre pagine variando molto le anchor text e usando anche il nome a dominio o il brand. Nonostante queste 2 ultime alternative non portino benefini diretti, faranno in modo di nascondere il nostro vero intento a Google, sempre più accanito contro chi crea schemi di link innaturali.
Ritorniamo al caso reale.
Il sito , come vi dicevo, presentava tanti link con anchor text : " Realizzazione siti Posizionamento web Seo".
Google praticamente ha rilevato tantissimi di questi link, circa 150, tutti assieme nell'ultima settimana, cosa evidenziata dal fatto che sono apparsi proprio in questi giorni sul Webmaster Tool di Google.
Conseguentemente a questo , il sito ha iniziato a perdere posizioni e ne ha perse ancora fino a ieri.

La soluzione

Ieri analizzando i link in entrata , fondendo i risultati del Webmaster Tool e di OSE ho intuito quale potrebbe essere il problema, ossia tutti i link di cui parlavo prima.
Visto che i link erano nella firma di un forum, per fortuna , cambiarli è stato facilissimo.
Al posto dell'anchor text che presentavo prima ho inserito il nome a dominio.
Quella di Penguin realmente non è da considerarsi una vera penalizzazione, ma praticamente l'algoritmo trovando tutti quei link con anchor text uguali gli fa perdere valore e di conseguenza si perderanno tutti i benefici dovuti a quei link.
Vedremo adesso cosa succederà in questi giorni.
Naturalmente vi terrò aggiornati in modo che questa possa essere una risorsa utile per chiunque si trovi in una situazione simile.
Se per caso avete anche voi affrontato delle situazioni simili , raccontate pure la vostra esperienza tramite i commenti in modo da cercare di trarre il massimo profitto da questa situazione non proprio piacevole!

Aggiornamento

Dopo circa una settimana Google ha iniziato a rilevare i nuovi link con il nome a dominio come anchor text e sta iniziando a farmi risalire nelle SERP, anche se ancora non ho recuperato le posizioni che occupavo prima. Sono sempre più sicuro che il problema sia stato appunto Google Penguin.
Adesso sto pensando comunque di inserire qualche altro link con anchor text mirata , ma solo qualcuno, per cercare di spingere il sito più su. Sicuramente da quest'esperienza ho imparato che è diventato fondamentale inserire un buon numero di link che presentano come anchor text il nome a dominio o il brand, che prima erano considerati inutili. Google Penguin è davvero veloce nel rilevare problemi del genere e farci perdere tantissime posizioni in poco tempo.
Conitnuerò ad aggiornavi quando ci saranno novità.

 

Aggiornamento 26-03-2013

Dopo quasi un mese, Google ancora non mi ha restituito le posizioni che occupavo prima.
I link con anchor text mirata sono spariti quasi tutti e di conseguenza il sito potrebbe non aver recuperato le posizioni perché non riceve più la spinta data dalle anchor text.
Visto che adesso ho tanti link con il nome a dominio come anchor text, sto pensando di reinserire qualche link con anchor mirata per spingere il sito, tanto in questo modo i nuovi link si "mescoleranno" a quelli con il nome a dominio come anchor text e non dovrebbero crearsi problemi.
Per mettermi al sicuro comunque ho fatto richiesta di riconsiderazione a Google qualche giorno fa, ma ancora non mi è arrivata alcuna risposta.
Naturalmente continuerò ad aggiornarvi sulla situazione.
A presto

Aggiornamento  14-04-2014

Salve ragazzi, non scrivo su questo blog da tanto tempo a causa di numerosi impegni.
Finalmente dopo quasi un altro mese di attesa e di agonia vedendo il sito penalizzato, sono quasi riuscito a recuperare le posizioni che avevo prima.
Google ha finalmente rilevato i link con nome a dominio come anchor text e ha visto sparire tutti quei link con anchor text ripetuta che potevano sembrare fuorvianti.
Inoltre ho inserito qualche link sul forum di HTML.it con anchor text realizzazione siti web, ma essendo pochi rispetto a quelli con il nome a dominio come anchor text stavolta credo che non desteranno alcun sospetto e non saranno causa di una successiva perdita di posizioni.
Quindi abbiamo capito da questa case history che, purtroppo, una buona attività di link building ,oggi dopo l'avvento di Penguin , consiste in:
  • un buon 80% di link con il nome a dominio come anchor text ( in modo che Google non si insospettisca)
  • il resto dei link con anchor text esatta anche se magari non sempre uguale, che saranno quelli che spingeranno realmente il sito nelle SERP
Se avete avuto esperienze simili e volete parlarne o chiedere qualche consiglio potete utilizzare tranquillamente i commenti. Ciao alla prossima :)

mercoledì 20 febbraio 2013

Seo: analisi degli errori presenti sul sito!

Nell'ottica di una buona ottimizzazione SEO , se il nostro sito è già on-line ma non si posiziona bene per le chiavi di ricerca che ci interessano occorre eseguire una buona analisi SEO.
Una buona analisi SEO consiste in:

  • Analisi dei  tag più importanti in ottica di posizionamento
  • Analisi di errori come errori 404 o dei link rotti
  • Analisi del profilo di link e della popolarità
  • Analisi della velocità del sito


Esaminiamo passo passo come effettuare questi controlli.
Innanzitutto dobbiamo controllare bene i tag che di più influiscono sul posizionamento come ad esempio i title i tag h.
Questi tag devono contenere di solito le parole chiave per le quali vogliamo posizionarci , ma senza esagerare.
Questo controllo può essere fattto anche manualmente ma alcuni strumenti come SEOMoz Pro possono aiutare tantissimo soprattutto se si gestiscono più siti.
Un altro strumento utilissimo è Screaming Frog , uno strumento che ci permette di analizzare i link rotti su di un sito in modo che così possiamo sistemarli ed evitare che gli utenti finiscano in pagine 404.
Altro strumento utilissimo in questo caso è Apache Logs Viewer. Scaricando il file di log del vostro sito web e caricandolo su questo programma potremmo notare tutti i codici HTTP restituiti dal server che ospita il nostro sito.
Per l'analisi dei link particolarmente utile è OSE (Open Site Explorer) o Majestic Seo che in versione pro riescono ad evidenziare tutti i link ricevuti da una pagina singola o da tutto il dominio.
I dati restituiti da OSE contengono anche le anchor text dei link e autorità della pagina e del dominio linkanti.
Per ultimo, ma non per questo meno importante, vediamo come analizzare i problemi di velocità di caricamento delle pagine del nostro sito web.
Un ottimo strumento per questo lavoro è il modulo pagespeed che evidenzia quali sono gli errori che rallentano il caricamento delle nostre pagine e ci suggerisce come risolverli.

Se vuoi puoi usufruire di un'analisi SEO gratuita offerta da D.G.Print che ti evidenzierà tutti i problemi descritti sopra.

martedì 19 febbraio 2013

Seo: trustrank e autorevolezza!

Prima di iniziare a parlare di link bait e di come fare ad attirare link naturali e spontanei verso il proprio sito, parliamo del Trustrank.
Il Trustrank è uno degli algoritmi di Google che è stato progettato per eliminare una grossa mole di spam dagli indici.
A differenza del Pagerank, il Trustrank non presenta alcuna barretta che ne indichi un punteggio, ecco perchè    
se ne parla poco sul web.
Ma come funziona questo algoritmo?
All'inizio l'algoritmo colleziona una serie di pagine che non hanno ancora nessun punteggio.
Successivamente un controllo umano assegna un punteggio 0 o 1 a seconda della presenza di spam o meno.
L'algoritmo poi a seconda della vicinanza alle pagine seme identificate assegna un punteggio alle altre pagine.
Praticamente più una pagina si allontana da una pagina seme più alta sarà la possibilità di incontrare spam.
Se una pagina 1 linka una pagina 2 riceverà una certa quantità di trustrank. Se ora la pagina 2 linka una pagina 3, la pagina 3 riceverà un trustrank molto minore di quello ricevuto dalla pagina 2 con il link proveniente dalla pagina 1.
Riuscire a verificare che un sito abbia un buon trustrank è abbastanza complicato per il fatto che non esiste nessun grafico che mostra il valore di trustrank di un sito.
Tuttavia possiamo effettuare una ricerca per le keyword che ci interessano su Google e saremo quasi certi
che i primi 10-15 risultati presentano un buon trustrank per quella keyword.
Ci tengo a precisare che parte di quest'articolo prende spunto da SEO Power di Giorgio Taverniti.

giovedì 14 febbraio 2013

Seo: sfruttare blog e forum per ottenere link

Oggi spiegheremo come sfruttare i blog ed i forum per ottenere link.
I blog come saprete danno spesso la possibilità di inserire link nei nomi dei commenti, anche se spesso questi link presentano un rel nofollow. Se il blog però è abbastanza a tema con il nostro e il nostro commento è valido e realmente utile, quel link nofollow può essere davvero tanto utile e veicolare tanto traffico verso il nostro sito.
Prima di iniziare ad inserire link nei blog naturalmente dovremo analizzarli come facciamo per ogni pagina in cui vogliamo inserire link verso il nostro sito.
Un buon blog avrà sicuramente un buon numero di post di qualità, sarà abbastanza frequentato e spesso , attraverso i commenti, si svilupperanno discussioni attorno agli argomenti trattati nel post.
Per trovarli basta cercare la keyword di interesse su Google e sciegliere blog da "Più contenuti". Naturalmente i primi risultati saranno quelli più autorevoli.

Non occorre linkarsi da tantissimi blog ,basta qualche link da qualche blog autorevole.
Passiamo adesso ai forum.
I forum sono "luoghi" dove c'è una grande interazione fra gli utenti che si scambiano consigli reciprocamente o esprimono opinioni in merito ad alcuni prodotti o servizi.
Nei forum spesso è possibile inserire una firma, che potrà ospitare un link verso il nostro sito.
Anche qui spesso i link sono nofollow.Comunque effettuando interventi davvero utili e che danno valore aggiunto alla discussione, gli altri utenti, attratti dal vostro intervento, molto probabilmente cliccheranno sulla vostra firma e faranno una visita al vostro sito.
Nel settare la firma cercate di inserire come anchor text il vostro brand e non una lista di parole chiave, perchè tutti quei link ripetuti con la stessa anchor text potrebbero far scattare il campanello d'allarme di Google Penguin.
Nonostante spesso queste 2 categorie di link siano nofollow sono molto utili se usati bene perchè possono portare tanto traffico al nostro sito ed inoltre aiutano a diversificare il nostro profilo di link rendendolo più naturale agli occhi di Google.
La prossima volta parleremo del blog di supporto e della costruzione di un network di siti.


mercoledì 13 febbraio 2013

Seo: link building con Open Site Explorer!

Fare link building oggi è sempre più complicato, ma grazie ad alcuni strumenti questo lavoro può diventare più semplice.
Parleremo oggi di Open Site Explorer , che in seguito chiameremo OSE , cioè lo strumento di analisi dei link di Seomoz.Questo strumento ha una versione gratuita , che ha abbastanza limiti, e diverse a pagamento che danno maggiori possibilità di analisi a seconda del canone mensile pagato.
Come possiamo sfruttare OSE per costruire una buona strategia di link building:

  1. Analisi del profilo di link dei competitor: grazie ad OSE possiamo analizzare da dove provengono i link dei nostri competitor.Ad esempio, analizzando i link del nostro competitor notiamo che il nostro competitor ha un link che proviene da una directory. Allora andiamo sulla directory,la analizziamo per bene e se vediamo che è una buona directory inseriamo anche noi un link verso il nostro sito web.
  2. Analisi delle anchor text: un fattore molto importante in termini di posizionamento sono senza dubbio le anchor text dei backlink che entrano verso i nostri siti. Grazie ad OSE potremo analizzare le anchor text utilizzate dai nostri competitor per posizionarsi per determinate keyword.
  3. Creazione dei report: oltre a darci l'opportunità di verificare il profilo di link dei nostri competitor, con OSE potremo creare facilmente dei report riguardanti i siti di nostro interesse.
  4. Inoltre Seomoz ci mette a disposizione una lista di directory sulle quali poter inserire il nostro sito : http://www.seomoz.org/directories.
A seguire delle slide di approfondimento su come poter utilizzare OSE per definire una strategia di link building efficace.


lunedì 11 febbraio 2013

Seo: article marketing, come sfruttarlo al meglio?

Tra le svariate tecniche di link building una di cui si è discusso sempre tanto è quella dell'article marketing.
L'article marketing consiste nello scrivere degli articoli a scopo promozionale e pubblicarli su siti particolari detti appunto siti di article marketing.
Tuttavia l'efficacia di questa tecnica è sempre più scarsa poichè i siti di article marketing sono sempre più pieni di spam e i link provenienti da questi siti possono addirittura risultare dannosi e penalizzanti.
Cerchiamo però di studiare una strategia che ci consenta di utilizzare anche questa tecnica:
  • Prima di tutto analizziamo a fondo il sito che ospiterà il nostro articolo, cercando di capire se è un sito pieno di spam o un sito che contiene risorse autorevoli
  • Vediamo se i link che offre il sito sono nofollow oppure no. Nel primo caso , i link non daranno nessuna spinta al nostro sito.
  • Inseriamo anchor text mirate, ricordandoci però di differenziarle.Infatti dopo l'avvento di Google Penguin nell'aprile scorso Google tiene molto più conto delle anchor text e penalizza chi presenta sempre le stesse anchor text.
  • Scriviamo l'articolo per gli utenti e non per Google. L'articolo oltre a farci ottenere un link può anche essere una buona fonte di traffico targetizzato se siamo in grado di renderlo interessante agli occhi degli utenti. Suscitate la loro curiosità e giocate molto sulle emozioni.
Domani parleremo della link building su blog e forum.

sabato 9 febbraio 2013

Seo 2012: i fattori SEO by Giorgiotave.it

Rieccoci qui ragazzi a parlare di posizionamento sui motori di ricerca.
Oggi voglio condividere con voi un'importante risorsa che è offerta da Giorgiotave.it , cioè i fattori SEO 2012. La particolarità dei fattori Seo 2012 è che sono stati fatti con un sondaggio tra gli utenti del Forum Gt e che ne è nato un'ampio confronto, che è stato motivo di crescita per tutti gli utenti coinvolti.



Ci rivediamo la prossima settimana per continuare ad esplorare le tecniche di ottimizzazione off-page e link building.

venerdì 8 febbraio 2013

Seo e link building: l'inserimento nelle directory!Lista di directory seo-friendly!

Iniziamo ad analizzare le tecniche di link building che sono state più usate nel corso degli anni.
L'inserimento nelle directory è da sempre stata una delle più semplici tecniche di link building utilizzate, seppur a volte noiosa.

Vediamo cosa dobbiamo prendere in considerazione per effettuare un inserimento in directory proficuo per il nostro sito web:
  • Pagerank della directory e della pagina in cui sarà inserito il link: nonostante il pagerank non sia l'unico fattore importante in termini di posizionamento, se la directory ha un buon pagerank saremo sicuri del fatto che la directory riceve buoni link e che quindi il link inserito ci darà un bel pò di boost a livello di posizionamento.
  • Presenza di categorie attinenti a quella del nostro sito: naturalmente è importante che il link inserito sia in un pagina a tema con il nostro sito.Inserire il link al sito di una web agency in una pagina che parla di ricette non avrà alcun senso, anzi potrebbe essere visto come un link non naturale e per questo farci perdere punti agli occhi di Google!
  • Scelta di una buona anchor text per il link: nonostante dopo l'avvento di Google Penguin , inserire link con anchor text esatta in modo spropositato può portare a penalizzazioni,qualche link con anchor text esatta dobbiamo pur inserirlo, altrimenti non miglioreremo mai la nostra posizione. Il consiglio è di variare l'anchor text, magari usando sinonimi o diverse varianti di quest'ultima e inserendo anche un buon numero di link che presentano come anchor text il brand o il nome a dominio in modo da destare meno sospetti possibili agli algoritmi di Google.
  • Stesura di description di qualità e uniche: per far in modo che l'inserimento vada a buon fine e che sia proficuo è consigliato inserire per ogni link in una directory una description diversa e possibilmente molto descrittiva ed esplicativa di quello che gli utenti troveranno sul sito.
Sicuramente un inserimento che dobbiamo cercare di fare è quello in DMOZ.
DMOZ è una delle directory più autorevoli sul web. Google la vede molto di buon occhio, quindi un link da DMOZ è quasi essenziale.
Tuttavia l'inserimento su DMOZ è abbastanza complicato, poichè gli editori accettano solo siti di altissima qualità.
Di seguito trovere  una lista di directory su cui inserire il vostro sito.
Vi ricordo di controllare che la directory sia attinente al contenuto del vostro sito.

Dmoz
X Directory
Directory GT
Mr Link

XP Directory
MegaDirectory
AllWebFree
 BabulaWeb
 LaMiaDirectory
 LaSuperDirectory
 Mister  Coupon
 My  Network  Directory

giovedì 7 febbraio 2013

Seo: ottimizzazione off-page! Aumentare la popolarità e l'autorevolezza del sito!

Iniziamo adesso ad analizzare le fasi di ottimizzazione off-page di un sito web, una delle parti fondamentali dell'ottimizzazione SEO.
Per ottimizzazione off-page intendiamo tutte quelle tecniche utilizzate all'esterno delle pagine web che servono per aumentare la popolarità e l'autorevolezzao del sito agli occhi di Google.
Le fasi principali dell'ottimizzazione off-page prevedono:
  • Link building ( creazione di una matrice di link buoni che puntano al proprio sito web ).
  • Link bait ( creazione di contenuti e risorse utili agli utenti che siano in grado di attirare link spontanei verso il proprio sito).
  • Aumento della popolarità grazie ai social network.
Le tecniche di link building ,se non usate con cautela e buon senso, possono portare a penalizzazioni soprattutto dopo i più recenti aggiornamenti di Google come Penguin.
Per il team antispam di Google svolgere attività di link building è una pratica scorretta perchè un sito dovrebbe essere in grado di ricevere link spontaneamente.
Tuttavia è impossibile iniziare ad aumentare la popolarità e l'autorevolezza di un sito se questo non è per niente visibile.Dunque un mio consiglio personale è quello di iniziare ad aumentare la popolarità con le tecniche di link building, utilizzate con cautela, e successivamente, quando avremo acquisito un pò di popolarità, cercare di attirare link al proprio sito grazie a tecniche di link bait.
Nel seguito analizzeremo in dettaglio le tecniche di link building e link bait più utilizzate e conosciute e cercheremo di definire una buona strategia di aumento della nostra popolarità e autorevolezza.

mercoledì 6 febbraio 2013

Seo: velocità del sito! Mettiamo il turbo al nostro sito!

Siamo arrivati all'ultimo punto della nostra ottimizzazione seo on-page.
Stiamo parlando della velocità di caricamento dell pagine del nostro sito.
Un sito web, per essere realmente di ottima qualità, oltre ad essere gradevole graficamente, con una semplice struttura di navigazione e ottimizzato , deve essere anche abbastanza veloce.
Infatti , nonostante moltissimi utenti abbiano ormai delle linee ADSL dobbiamo pensare anche a chi possiede una connessione più lenta . Questi utenti potrebbero perdere tantissimo tempo a caricare le pagine del nostro sito web e potrebbero abbandonarlo ancora prima che le pagine siano caricate del tutto.A parte gli utenti anche Google tiene conto della velocità del nostro sito, e se questa non è abbastanza buona, non riusciremo mai a raggiungere la prima pagina delle SERP.
Per verificare quanto il nostro sito è veloce possiamo usare il modulo Pagespeed offerto da Google per i principali browser. Questo modulo ci dirà quanto la pagina in questione è veloce e cosa possiamo migliorare per velocizzarla ancora di più.
Tra i fattori più importanti troviamo:
  • Sfruttate il caching del browser: i browser infatti, sono in grado di salvare i contenuti statici dei siti, caricandoli così molto più velocemente quando quel sito sarà visitato nuovamente.
  • Rimandate l'analisi del codice Javascript: solitamente inseriamo i nostri script javascript dentro il tag head. In questo modo prima che il resto della pagina si carichi ed avvenga il rendering completo , dovremo aspettare che lo script sia analizzato. Possiamo invece rimandare quest'analisi, scrivendo gli script più in basso nella pagina, per esempio prima della chiusura del tag body. In  questo modo lo script sarà analizzato alla fine quando la pagina è già stata caricata quasi completamente.
  • Riducete al minimo i reinderizzamenti: se proprio non potete farne a meno, inserite i reinderizzamenti ma cercate comunque di inserirli in quantità moderata.
  • Abilitate la compressione: abilitando la compressione con gzip sul vostro server, riuscirete a velocizzare di molto il download delle pagine del vostro sito.
  • Minimizzate il codice html: esistono web app che si occupano di minimizzare il codice html delle pagine, cioè abolire spazi , tab e andate a capo superflue. In questo modo il file avrà un peso minore e il suo download sarà più veloce.
  • Ottimizzate le immagini: nonostante sia essenziale che le immagini del vostro sito siano di alta qualità, ridurre un pò la qualità sarà per velocizzare il loro caricamento è un buon compromesso.Potete svolgere quest'operazione in fase di salvataggio con Photoshop.
  • Utilizzate immagini scalate: se per esempio avete un immagine di 250px per 250px e volete usarne una versione di 10px x 10px ,createne una versione nuova con le dimensioni che vi servono e non scalatela usando le gli attributi width e height all'interno del codice. L'utilizzo di questi attributi infatti rallenterebbe il caricamento dell'immagine , poichè l'immagine deve essere scalata prima di essere visualizzata.
Per quanto riguarda la sezione ottimizzazione seo on-page è tutto. A breve inizieremo a parlare della SEO off-page.

lunedì 4 febbraio 2013

Seo: "content is the king"! L'arte di saper scrivere buoni contenuti e di saperli ottimizzare!

Siamo arrivati ad una delle parti fondamentali dell'ottimizzazione on-page di una pagina web, ossia la stesura e l'ottimizzazione dei contenuti.
Da sempre Google dice "content is the king", ossia il contenuto è il re, è lui la parte principale di una buona pagina web. E in effetti non ha tutti i torti,anche se spesso assistiamo a casi in cui un sito web è ben posizionato ,nonostante i contenuti scarsi, grazie ad una buona matrice di link.
Ma veniamo al dunque. Perchè i contenuti hanno tutto questo peso?
Ovviamente non dobbiamo mai dimenticare che un sito web deve offrire qualcosa ad un utente, siano esse informazioni di tipo commerciale, approfondimenti su alcuni argomenti come alcuni blog su di un determinato settore, ad esempio questo etc...
Comunque,in qualunque caso, un sito web deve essere utile agli utenti.
Andiamo alla stesura vera e propria.
Esiste una particolare categoria di SEO , detta SEO Copy.
Questi SEO hanno il compito di ottimizzare al massimo i contenuti di un sito web per il motori di ricerca.
Possono essere considerati a metà tra un SEO e un copywriter, perchè cercano di lasciare i testi attraenti per gli utenti, ma anche di aumentarne il loro potenziale in ottica SEO.
Affinchè un articolo sia preso in considerazione da Google per determinate parole chiave, naturalmente queste devono essere contenute all'interno dell'articolo stesso.
Esistono alcune pratiche ancora oggi abbastanza utilizzate per dare più risalto alle parole chiave cioè i tag bold,emphasy ed italic.
Tutti e 3 questi tag tendono ad evidenziare alcune parole sia agli utenti che ai motori di ricerca.
In particolare:
  • il tag bold,<b> serve per il grassetto. E' naturale che una parola in grassetto sia subito vista da un utente , come anche ai motori di ricerca che cercano di avere sempre più un comportamento simile a quello umano.
  • il tag emphasy ,<em>, viene utilizzato per dare enfasi al testo. In particolare la parola considerata sarà scritta in corsivo.
  • il tag italic, <i>, viene utilizzato anch'esso per il corsivo. Questo tag non è deprecato, ma è consigliato di usare il tag <em> perchè questo serve a marcare un elemento di struttura, a differenza del tag <i> che rende la parola in corsivo solo a livello visivo.
Naturalmente nello scrivere il testo e nell'usare questi accorgimenti non dobbiamo esagerare e dobbiamo cercare di rendere il tutto il più possibile naturale.
Ad esempio, se in 2 righe di testo ripetiamo 7 volte la parola SEO, il nostro testo risulterà poco naturale e scorrevole agli occhi degli utenti, oltre che agli occhi dei motori di ricerca.
Anche l'uso smodato dei tag di enfatizzazione del testo può essere visto come una pratica artificiosa da parte di Google.
La ripetizione massiva di keyword viene identificata da Google come keyword stuffing ed è una pratica penalizzata.
Fate dunque attenzione alla stesura degli articoli e cercate sempre di scrivere per gli utenti e non per i motori di ricerca.
Nel prossimo articolo di questa sezione analizzeremo la velocità del sito e spiegheremo in dettaglio come migliorarla.

sabato 2 febbraio 2013

Seo: meta tag , quanto sono importanti per la SEO?

In ottica SEO i meta tag hanno avuto un grandissimo imoiego un pò di anni fa. I meta tag più conosciuti sono senza dubbio la meta description e le meta keywords.
Li analizzeremo separatamente perchè il loro uso è completamente diverso.
Iniziamo dal meta keyword.
Nella "preistoria" dei motori di ricerca e della SEO , il meta tag keyword fu uno dei tag più usato ed abusato.
Il meta tag keyword è utilizzato per specificare quali sono le parole chiave attinenti alla pagina.
Una decina di anni fa per  posizionarsi bene bastava riempire questo meta tag di qualunque sorta di keyword e subito si appariva nella SERP corrispondente anche se in contenuto della pagina non era per niente attinente.
Per questo motivo i motori di ricerca, in primis Google, hanno deciso di non dare più peso a questo meta tag, penalizzando addirittura chi ne fa un uso scorretto. E' possibile comunque utilizzare il meta tag keyword segnalando così le parole chiave attinenti alla pagina e non rischiando penalizzazioni.

Il meta tag description invece non ha alcuna importanza per quanto riguarda la SEO.Nonostante questo è uno dei tag , a mio parere fondamentali, per una buona ottimizzazione di una pagina.
Il meta tag description infatti appare negli snippet dei risultati di ricerca di Google e funge come da presentazione per la pagina stessa.E' dunque essenziale scrivere una meta description d'impatto, che riassuma il contenuto della pagina e che convinca gli utenti a cliccare sul nostro risultato.
In questo caso, non si tratta tanto di tecnica , quanto di tecniche di copywriting persuasivo.
Mettetevi nei panni degli utenti che cercano qualcosa e pensate a cosa potrebbe suscitare la vostra curiosità ed indurvi di conseguenza a cliccare.
Lavorare al posizionamento di un sito , pensando non solo da motore di ricerca, ma soprattutto da utente, è uno dei segreti che fa la differenza tra un progetto web vincente ed uno che non riesce ad avere traffico o conversioni.
Il prossimo post riguarderà la scrittura di un buon articolo e la sua ottimizzazione.
Non perdetevelo.

venerdì 1 febbraio 2013

Seo: url e dominio. Che peso hanno oggi?

Nell'articolo di introduzione all'ottimizzazione on-page, tra i tanti fattori abbiamo citato l'url e il dominio della pagina.
Parliamo prima dell'url.
Tempo fa era consigliato di evitare , in ottica SEO, di usare url dinamiche ad esempio: index.php?category=123,a favore delle url statiche, perchè per lo spider era abbastanza difficile andare ad analizzare quelle pagine. Oggi, lo spider di Google riesce ad analizzare qualsiasi pagina anche con le url più complicate al mondo. Tuttavia un' url dinamica dirà poco sul contenuto della pagina allo spider, mentre una url statica , oltre ad essere più facile da memorizzare per gli utenti, sarà anche uno degli elementi che aiuterà a temacizzare la pagina.
Il consiglio è quindi quello di cercare di usare sempre url statiche.Se si utilizza wordpress, si possono impostare le url facilmente dalla pagina di pubblicazione dell'articolo.In qualunque caso comunque è possibile riscrivere le url utilizzando dei comandi appositi del file .htaccess.
Parliamo adesso del dominio.
Una pratica molto utilizzata era, ed è tuttora,quella di comprare domini con nomi contenenti le keyword di riferimento per il sito. Per esempio se il sito è il sito di una web agency che si occupa di realizzazione di siti web , un possibile dominio potrebbe essere www.realizzazionesitiweb.it.
Solitamente oltre a comprare un dominio principale un'altra pratica,molto utilizzata in quest'ottica , era quella di comprare dei domini simili o uguali, ma con estensioni diverse, e fare dei redirect al dominio principale.
Era una vera e propria corsa all'oro tempo fa.
Oggi la situazione è un pò cambiata. L'importanza del dominio in ottica di posizionamento è diminuita, e anche molto, anche se in alcuni settori riesce ancora a fare la differenza.
Con gli ultimi aggiornamenti, Google sta cercando di far sparire completamente questa tecnica dall'insieme delle tecniche utilizzate dai SEO.
Con l'algoritmo EMD infatti, Google tende a penalizzare quei siti che hanno dei domini che corrispondo esattamente alle keyword di interesse del sito.L'EMD è già attivo in alcuni stati, ma non ancora in Italia, quindi la nostra valutazione su di esso è abbastanza limitata.
Il prossimo articolo riguarderà i meta tag.